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Giovedì, 20 Marzo 2025 -

Oi dialogoi: Rafè, Giggino, Renato e l’otto marzo

Rafè quella mattina, nonostante il leggero venticello freddo, se ne stava fuori al bar. Giggino lo vide da lontano e capì che era nervoso.
“Buongiorno, uà e che faccia ca tiene”.
“Sto nervuso. A primma matina agg fatt ‘na discussione cu Mena, pecché rice ca song trent’anni ca jamm ‘o stesso posto in Calabria, pecchè io voglio sta vicino a mio fratello”.

Maria Di Majo, una donna dietro le quinte

Il tono complice, schietto, mai banale e mai incline a svenevoli effusioni, Raffaele Viviani con sua moglie Maria Di Majo, non lo perse mai. La figura di questa donna, compagna di vita, a cui l’attore e commediografo, nel corso delle sue lunghe e faticose tournèe – compresa quella fortunatissima in Sud America – scriveva accorate lettere, telefonandole svariate volte nell’arco della giornata, emerge al fianco di uno dei geni del teatro. E allora ci si rende conto che i successi sono costellati di piccoli miracoli mai solitari. E neanche quelli di Viviani lo furono.

Oi dialogoi: Rafèle, Giggino, la Dama Rossa e San Valentino

Con le “apparizioni” di Michele e Eleonora

Quella mattina Rafèle si stava sfregando le mani già dal mattino. Cercava di riscaldarsele, ma senza ottenere grandi risultati. Così, meccanicamente, ripeteva quel gesto anche per strada, fino al bar, dopo aver salutato Michele, il portiere senza voce, così lo chiamava perché non ricambiava mai il saluto ma rispondeva con un solo mugugno uguale per tutti. Passò davanti a Eleonora e la salutò e girò l’angolo dove aveva appuntamento con Giggino.

Oi Dialogoi: Giggino, Rafè e Santu Catiello

Fu un’abbuffata memorabile, dopo la quale tutti cercavano un divano, qualcuno il letto. Ma dopo un po’, fu lo stesso la mezzanotte del 31 dicembre e tutti, con mezzo occhio aperto, riuscirono, in qualche maniera ad alzarsi e guardare i fuochi. “Nuie, avimme sparato sulo ddoie stelletelle”, disse Giggino, rivolto a Rafè “ ’iva verè comm’erano bellilli e‘ ccriature, ca currevene pe tutt’a casa. E mia moglie ca alluccava appriesso a lloro, pecchè se mette paura pure ‘e nu fiammifero!”

Simone Schettino: “Torniamo a pensare autonomamente”

Un attore, un comico che si definisce identitario. A Made in Sud il suo personaggio “il fondamentalista”, è stato uno dei momenti più attesi della fortunata trasmissione. Simone Schettino, è un attore che, dietro la patina della battuta divertente, riflette e un po’ critica la realtà. Partiamo dall’inizio.
Lei è di Castellammare come mai tanti attori e uomini di cultura nella sua città? Castellammare è una città con una forte vitalità, si avverte questo forte attaccamento, l’orgoglio di appartenenza. Siamo identitari.

Oi Dialogoi: Giggino, Rafè, L’Amerigo Vespucci e il compleanno

Quella mattina Giggino aveva trovato pure il parcheggio vicino. Rafèle no, veniva a piedi, “aggia cammenà, tengo ‘a panza”, diceva.
Rafèle raggiunse Giggino al solito bar.. “Azz, stammmatina – disse Giggino – sei stato puntuale”. Primma ‘e venì ccà aggio visto ‘na cosa ‘o telegiornale”. “Ch’e visto?” “Hanno fatto verè ‘na nave ca traseva ‘a Amsterdam cammenava int’a ‘nu canale”

Luisella Viviani, l’antidiva all’ombra di Raffaele

Sono tante le donne che hanno fatto la storia del teatro come Titina De Filippo, Tina Pica, solo per fare esempi noti. Alcune nell’ombra di parenti o fratelli famosi, sono rimaste, nonostante il loro talento, – è il caso di dirlo – dietro le quinte. Tra queste Luisella Viviani, attrice e cantante, sorella di Raffaele Viviani. Tra le altre cose, Luisella ha lasciato ai posteri alcune stupende versioni, di cui una registrazione casalinga, di “Bammenella”, inserita dal drammaturgo in “Toledo di notte”, in cui Luisella fu assoluta protagonista, emblematica interprete di quel mondo di diseredati miseri, fotografato da Raffaele in tantissimi testi. Luisella è l’antidiva.

Sebastiano Somma: i miei personaggi combattuti e complessi

Secondo Jacques Copeau “Non nasce teatro laddove la vita è piena, dove si è soddisfatti. Il teatro nasce dove ci sono dei vuoti…È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire a lui”. Gli fa da contrappunto Eduardo, Eduardo De Filippo “Il teatro porta alla vita e la vita porta al teatro non si possono scindere le due cose”.

Oi dialogoi: nipoti e biscotto di Castellammare

Faceva una fetente di pioggia, eppure Giggino aveva deciso di scendere lo stesso. Teneva appuntamento con il suo amico Rafèle. Solo che Rafèle doveva accompagnare prima Nennella e Claudio – scuola materna e seconda elementare a scuola – e Giggino nel frattempo si era rotto di restare a casa ed era sceso lo stesso. Intanto la pioggia non dava tregua. Finalmente – un tempo breve che a Giggino era sembrato un’eternità – arrivò Rafè (i nomi se li cambiavano a piacimento). “Ti aspettavo…” disse Giggino, “Lo so, solo che Nennella mi ha fatto una richiesta strana”.

Nessuno e Centomila, successo per Murgia

Prossimo incontro dedicato a Stefano Benni

Dopo l’incontro del 12 settembre che ha visto le emozioni al centro di una serata in cui la protagonista è stata Michela Murgia, arricchita dalla presenza dei due giovani talenti musicali Camilla Paoletti e Francesco Curcio, il gruppo di lettura Nessuno e Centomila, per l’appuntamento di ottobre ha scelto Stefano Benni.

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