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Marina Bruno, una voce senza tempo e senza confini

L’artista stabiese tra esperienze passate future e sogni

Marina Bruno è senza dubbio una delle artiste più poliedriche di cui può vantarsi Castellammare di Stabia.
Non solo perché le sue doti si evidenziano sia nel teatro che nel canto, ma soprattutto perché Marina Bruno non la si inquadra in un solo genere ma spazia dal classico napoletano, dal pop, al jazz e al Gospel sempre con un’altissima professionalità e originalità.
La sua attività artistica inizia a 8 anni ma poi studia canto con Michael Aspinall, Maria Pia De Vito e Cristina Florio. Ha lavorato dal 1995 da protagonista nelle opere di Roberto De Simone: L’Opera dei Centosedici, Li Turchi Viaggiano, Populorum Progressio, L’Opera Buffa del Giovedì Santo, Alla Guainella-Intifada per Masaniello, Requiem in memoria di P. P. Pasolini e divenendo poi l’ultima “Gatta Cenerentola” della celeberrima opera del Maestro.
Infinito è l’elenco degli artisti di altissimo livello con cui ha collaborato tra i quali: Vinicio Capossela, Daniele Sepe, Peppe Barra, Mariano Rigillo, Javier Girotto, James Senese, Enzo Pietropaoli, Solis String Quartet, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Armando Pugliese.
Ha all’attivo quattro album, l’ultimo dal titolo “Partenoplay” nel quale riarmonizza e cita temi noti del jazz dei più “strafamosi” capolavori della canzone napoletana.
Numerosi sono gli spettacoli a cui ha preso parte spesso come protagonista.
Marina tra le esperienze che hai fatto, qual è quella che ti ha regalato più emozioni?
Sicuramente “La Gatta Cenerentola” è stata un’esperienza incredibilmente straordinaria, ero la protagonista (poco più che ventenne) dello spettacolo cult del M° De Simone, e la mia attesa dietro il siparietto con la scopa in mano prima di presentarmi al pubblico con la “Villanella di Cenerentola”, o suonare la tammorra e cantare il “Secondo coro delle lavandaie” con le mie amiche/colleghe, sono momenti che non dimenticherò mai!
Per fortuna la mia vita artistica mi ha regalato e continua a regalarmi intense emozioni, anche l’estate scorsa ritrovarsi in siti archeologici italiani meravigliosi, come il Castello di Miramare a Trieste, il Parco archeologico di Ostia Antica, la Valle dei Templi di Agrigento, il Parco di Selinunte e quello di Ercolano per cantare all’alba da Mozart a Garbarek é stato pazzesco!
Considerando che hai collaborato con tantissimi artisti ci dici i nomi di personaggi coi quali ti piacerebbe condividere il palco in futuro?
Beh, visto che sono una irriducibile sognatrice, mi piacerebbe poter cantare le villanelle con Sting!
In questo periodo quale progetto stai portando avanti?
Per scaramanzia non te lo dico. Sappi però che io amo tutti i miei progetti, e cerco di non abbandonarli mai, è come se ognuno di loro avesse la propria stagione ideale. Per Pasqua rifarò “LuxAnimae” a Massalubrense e non vedo l’ora!!!

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Lunedì, 28 Aprile 2025 -
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CASTELLAMMARE DI STABIA
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